16/6/2025
E se i dati venissero utilizzati per riportare indietro i residenti?
Spesso pensiamo che i dati vengano utilizzati per gestire i turisti. Ma possono anche consentire di restituire un posto agli utenti locali in aree naturali.
Spesso pensiamo che i dati vengano utilizzati per gestire i turisti. Ma possono anche consentire di restituire un posto agli utenti locali in aree naturali.
L'aumento delle soluzioni di conteggio nelle aree naturali è stato spesso motivato dalla pressione dei turisti: preservare la biodiversità, distribuire i flussi, limitare il sovraffollamento. Ma un'altra questione più discreta merita maggiore attenzione: la riappropriazione dei locali da parte degli stessi abitanti.
Perché in molti territori, i siti naturali più attraenti sono diventati vittime del loro successo. Con il bel tempo, i residenti abbandonano i sentieri, fuggono dai laghi ed evitano i centri pedonali delle città. Troppe persone, troppo rumore, troppa incertezza.
Contare non significa solo dire «ci sono troppe persone». Può anche rivelare Le spiagge con la minore affluenza, Itinerari secondari o Le temporalità più silenziosee metterli al servizio degli abitanti.
➡️ Grazie a dati accurati, alcune comunità sono state in grado di creare campagne di comunicazione mirate : «Torna mercoledì mattina, il sentiero è tuo».
➡️ Altri hanno manutenzione o servizi modulati (apertura di parcheggi, presenza di agenti, navette) per offrire condizioni più confortevoli agli utenti locali.
Sull'altopiano di Molière-Sornin, la città ha installato sensori accoppiati a un'antenna 3G e all'intelligenza artificiale. I dati vengono restituiti in tempo reale tramite un codice QR visualizzato in loco. In caso di saturazione, agli escursionisti vengono offerte delle alternative.
Impatto: riduzione della saturazione dei parcheggi, aumento del traffico sulle pagine informative, migliore distribuzione dei flussi — A beneficio degli abitanti come visitatori.
Scopri di più qui, articolo di La Tribune (a pagamento)
I PNR in Francia utilizzano sensori di presenza per controllare gli accessi, pianificare la manutenzione, regolare i servizi e indirizzare la loro comunicazione ai residenti locali. La guida della Federazione PNR sfrutta queste esperienze e insiste sulla necessità di conciliare turismo e radici locali.
I gestori delle aree naturali protette hanno utilizzato i dati per adattare gli sviluppi e i flussi diretti ad aree o periodi meno frequentati. Ciò consente per bilanciare gli usi e soddisfare meglio le aspettative dei residenti.
In Kiomda, supportiamo già molti territori in questa logica di riappropriazione locale di aree naturali, grazie a sensori discreti e autonomi progettati per durare. Alcuni esempi eloquenti:
Questi progetti dimostrano che il conteggio non è solo uno strumento di misurazione: è un una leva per il dialogo, la pianificazione e la ripresa.
La misurazione delle presenze non serve solo a limitare: può anche riparare. Riparare il legame tra gli abitanti e il loro territorio, tra un sito e i suoi utenti quotidiani. Integrando questo approccio, le comunità stanno costruendo politiche più inclusive, più intelligenti e, in ultima analisi,... più sostenibili.